Situata nella punta sud-occidentale della Sardegna, l’Isola di San Pietro è una delle più importanti dell’Arcipelago delle Sulcis nonché la sesta isola italiana per estensione avendo una superficie di circa 51 km². Di origini vulcaniche, l’Isola di San Pietro possiede ben 33 km di costa, la maggior parte dei quali rocciosi e contraddistinti dalla presenza di grotte e falesie con la sola eccezione del fronte orientale, dove la costa si presenta pianeggiante e sabbiosa.
Dal punto di vista naturalistico, l’Isola di San Pietro in Sardegna presenta una natura tipicamente mediterranea, dominata dalla presenza di piante come palme nane, corbezzolo, mirto e ginepro mentre per quanto concerne la fauna, l’isola ospita il gabbiano corso e il falco pellegrino oltre al raro falco della regina. Nonostante l’estensione, l’isola di San Pietro ha un solo centro abitato, Carloforte, un caratteristico borgo situato nella parte orientale e abitato da circa seimila persone.
Frequentato sin dall’antichità l’Arcipelago del Sulcis ha visto il susseguirsi sui propri territori di molti popoli a partire dai Fenici e dai Cartaginesi che già 5000 anni fa cominciarono a sfruttarne i ricchi depositi minerari mentre successivamente venne abitata dai punici che le diedero il nome di Enosim.
Dopo aver colonizzato la vicina isola di Sant’Antioco, infatti, i punici si stabilirono anche a San Pietro dove si dedicarono principalmente alla pesca del tonno. In seguito al declino della potenza punica, intorno al II secolo a.C., l’arcipelago fu abitato dai romani che gli diedero il nome di Accipitrum Insula, in omaggio al falco regina che abitava quelle terre.
Dopo la caduta dell’Impero Romano, l’arcipelago rimase disabitato per lungo tempo sino all’arrivo, intorno al 1738, di un gruppo di coloni liguri provenienti dall’isola tunisina di Tabarca, dove si erano trasferiti dalla Liguria più di 200 anni prima. I coloni si insediarono sull’isola di San Pietro che era stata concessa in feudo da Don Bernardino Genovese al fine di costruire una cittadina fortificata con il compito di difendere le rotte commerciali e le attività di pesca in quel territorio, al tempo sotto il controllo del Re Carlo Emanuele III di Savoia.
I tabarchini crearono un insediamento fortificato e cominciarono a sfruttare in maniera razionali le risorse del territorio, portando inoltre con sé i propri usi e soprattutto la propria lingua, il tabarkino, una variante del ligure, ancora oggi parlata sull’isola.
Furono proprio i nuovi abitanti a fondare la città di Carloforte il cui nome venne scelto in onore del re Carlo Emanuele III di Savoia per ringraziarlo di aver permesso la colonizzazione. Il nome dell’Isola di San Pietro, invece, pare più antico e dovuto dalla devozione della popolazione all’omonimo Santo che, stando alla leggenda, arrivò in questi territori intorno al 46 d. C. Dal punto di vista geografico, l’Arcipelago del Sulcis comprende oltre alle due isole principali, Sant’Antioco (108 km²) e San Pietro (51 km²), anche una serie di isolotti dei quali l’unico abitato è l’Isola Piana.
Molto conosciuto per le sue magnifiche spiagge, il borgo di Carloforte vanta anche un ricco patrimonio storico, risultato dell’avvicendarsi di diversi popoli sul suo territorio. Se vi recate in questo bellissimo paesino, quindi, non mancate di fare un tour nel suo centro storico che vi riserverà non poche sorprese.
Tra le prime cose da vedere a Carloforte ci sono sicuramente i resti dell’antica cinta muraria che venne edificata in seguito all’incursione dei corsari tunisini nel 1798. Le Mura in origine circondavano l’intero centro abitato ed erano completate da ben sette fortini dei quali sono giunti ai giorni nostri solo il Forte Santa Cristina, il Santa Teresa e il Beatrice. Non meno affascinanti sono i monumenti religiosi che adornano il centro storico; tra quelli da vedere ci sono sicuramente la bella Chiesa dei Novelli, costruita per volere di Papa Gregorio IX per ricordare i giovani della “Crociata dei fanciulli”, partiti nel 1212 da Marsiglia alla volta di San Pietro e purtroppo deceduti durante il viaggio.
Altro edificio di importanza è la Chiesa della Madonna all’interno della quale è custodita la statua venerata dai carlofortini che furono prigionieri in Tunisia. Non mancano poi gli edifici civili tra i quali vale certamente la pena ricordare la celebre Torre Vittoria originariamente eretta per scopo difensivo e poi espropriata nel 1889 dal Ministero della Pubblica Istruzione che la convertì in osservatorio astronomico. Al suo interno sono oggi ospitati una delle cinque stazioni internazionali dedicate alla precessione degli equinozi e il Museo Multimediale, realizzato in collaborazione con il Museo del Mare e delle Migrazioni di Genova, e dedicato alla diffusione della storia dell’Isola di San Pietro.
Ma il Comune di Carloforte in Sardegna ospita anche numerosi edifici militari degni di visita come il Monumento ai Caduti di Carloforte, costruito negli anni Trenta del Novecento in onore dei caduti della Prima Guerra Mondiale, e il monumento dedicato a Carlo Emanuele III di Savoia situato sul lungomare.
Tra le altre cose da vedere a Carloforte, oltre alle caratteristiche abitazioni colorate tipiche di un villaggio di pescatori, ci sono infine la Chiesa di San Bartolomeo e il bel Arco di via Solferino con l’Edicola del XVIII secolo mentre fuori dal centro sono da vedere le saline di Carloforte dove è anche possibile ammirare dei magnifici esemplari di fenicotteri rosa.
Tra le attrazioni principali dell’Isola di San Pietro ci sono sicuramente le spiagge, conosciute per la loro bellezza incontaminata e per la magnifica natura mediterranea che le circonda. La maggior parte delle spiagge dell’Isola di San Pietro e di Carloforte sono facilmente raggiungibili ma ci sono anche dei luoghi, come la Grotta di Punta delle Oche, le Piscine Naturali di Nasca o Cala Vinagra, che sono accessibili solo via mare. Tra le spiagge più belle dell’Isola di San Pietro bisogna ricordare innanzitutto quella del Giunco situata sul versante sud e conosciuta per essere la più estesa dell’isola. Caratterizzata da un lungo litorale di sabbia mista a ghiaia, la spiaggia del Giunco è bagnata da un mare trasparente e da bassi fondali e per questo molto adatta anche ai bambini. Ideale per i più piccoli è anche la spiaggia del Girin, situata a circa 3 km a sud di Carloforte, e anch’essa contraddistinta da acque trasparenti e da fondali che degradano dolcemente. Da non perdere sono anche la spiaggia La Bobba, sempre sul versante meridionale dell’Isola, caratterizzata da un mare turchese e da bassi fondali oltre che da una bellissima scogliera dalla quale è possibile ammirare due faraglioni alti ben 10 metri, e La Conca, una suggestiva piscina naturale contraddistinta da scogliere a strapiombo. Ma le spiagge dell’Isola di San Pietro non finiscono qui; da vedere sono anche La Caletta, unica spiaggia del versante occidentale, la spiaggia del Lucchese, dai bassi fondali, la spiaggia delle Chinolle, una spiaggetta di sabbia bianca circondata dalla macchia mediterranea, Cala Fico, un arenile stretto e roccioso circondato da scogliere, la spiaggia di Calalunga, situata in località La Punta, anch’essa delimitata da magnifiche scogliere e caratterizzata da fondali rocciosi, e Cala Vinagra, una caletta riparata perfetta per gli amanti dello snorkeling e della pesca subacquea.
Il modo migliore per raggiungere l’Isola di San Pietro e il borgo di Carloforte, unico centro abitato, è certamente quello di arrivare in Sardegna in traghetto così da avere la possibilità di portare con sé il proprio veicolo e di spostarsi in totale libertà una volta giunti sull’isola. Con i traghetti di MOBY e Tirrenia è possibile raggiungere da alcuni dei più importanti porti italiani, ovvero Genova, Livorno, Piombino, Civitavecchia e Napoli, le principali località della Sardegna e da qui poi partire alla volta di Carloforte. Ma come arrivare a Carloforte? Uno dei modi più semplici per raggiungere Carloforte e l’Isola di San Pietro è certamente quello di sbarcare a Cagliari, città dalla quale dista appena 80 km. Giunti nel capoluogo è sufficiente imboccare la SS 130 in direzione Iglesias, poi procedere sulla deviazione per Villamassargia e Carbonia e proseguire per Portovesme o per Calasetta. Da Portovesme e da Calasetta partono i traghetti che consentono di raggiungere l’isola di Carloforte in 40 e 30 minuti di navigazione; da Portovesme le partenze dei traghetti per Carloforte sono solo diurne e prevedono l’imbarco dei veicoli mentre da Calasetta il servizio è sia diurno che notturno. Da segnalare che in occasione del Girotonno di Carloforte, ovvero l’evento dedicato alla millenaria tradizione del tonno, le corse verso l’isola vengono intensificate. Per chi sbarca a Porto Torres, arrivare a Carloforte richiede almeno 3 ore di auto; in questo caso è necessario percorrere la SS 131 in direzione Cagliari e in seguito imboccare la Samassi-Vallermosa sino alla SS 131 per Iglesias per poi seguire le indicazioni già date per chi parte da Cagliari. Tre ore di viaggio in auto sono richieste anche per andare a Carloforte da Arbatax passando per la SS 125 mentre da Olbia è necessario percorrere all’incirca 300 km prima di arrivare a Carloforte.
L’Isola di San Pietro, Capo Sandalo e il bel comune di Carloforte rappresentano quindi una valida alternativa per tutti coloro che desiderano regalarsi una vacanza alternativa, scoprendo dei luoghi poco noti ma non per questo meno affascinanti della Sardegna. Il tutto senza dimenticare che questo angolo di paradiso offre davvero tanti spunti per vivere una vacanza all’insegna del divertimento; è possibile rilassarsi sulle sue magnifiche spiagge oppure concedersi un tour tra le sue bellezze storiche o, ancora, immergersi nelle tradizioni e nei costumi del posto. L’Isola di San Pietro, inoltre, è perfetta per ogni tipo di viaggiatore; ideali per giovani coppie o gruppi di amici alla ricerca di una vacanza alternativa, questi luoghi ben si prestano anche a chi vuole vivere una rilassante vacanza in famiglia. Il tutto senza contare che Carloforte e San Pietro sono anche un ottimo punto di partenza per visitare altri suggestivi luoghi del Nord della Sardegna. Per quanto concerne il viaggio, il modo migliore per arrivare a Carloforte, come visto, è quello di raggiungere la Sardegna in traghetto per poi proseguire verso l’isola in auto. Se si vuole visitare Carloforte, il porto più vicino è quello di Cagliari quindi le rotte consigliate sono certamente la Civitavecchia-Cagliari e la Napoli-Cagliari.
SCOPRI TUTTI GLI ACCORDI E LE CONVENZIONI DISPONIBILI